Argomenti
Storia del borgo 1892
Introduzione storica 1983
Primi insediamenti 1358
Divisione da Modena 1822
Nascita del Santuario 1833
Elevazione a parrocchia 1842
S.Elia 1839 +1900
M. Contri 1841+1910
P. Angelo 1810
Capomastro Zamboni 1836
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CONTRI FELICE
Maestro

Da un libro contabile della famiglia Contri (1896/ 1905)possiamo attingere le date più importanti della sua vita.
Nasce il 21 marzo 1841, si sposa con Emilia Martelli il 27 febbraio 1862 e cambia almeno sette volte la sua residenza, spostandosi da Reno Centese ad Alberone e quindi a Reno Finalese.
Ha dodici figli. A ventiquattro anni (1866) riceve l'incarico di maestro elementare nella frazione di Alberone Centese. La maturità ci presenta questo personaggio nelle vesti di storico, economo, giornalista, politico ed amministratore culturalmente e socialmente impegnato.

Cultore delle proprie origini riporta le "Note storiche di queste località": breve ricerca cronologica sul passato di queste zone. Altre note ci permettono di tracciare una storia della nascita della parrocchia di Reno Centese divisa da Casumaro e Reno Finalese.
Svolge un pò ovunque l'attività secondaria di Amministratore e contabile riassumendo in sè cariche di segretario e presidente delle Congregazioni religiose locali.

Ideatore della Società operaia di Mutuo Soccorso in Reno Centese che si afferma ed opera nel territorio con spirito di Mutualità e cooperazione; porta avanti idee di innovamento per quanto riguarda l'organizzazione del lavoro e la Previdenza Sociale.

Ricopre la carica di Presidente della suddetta Società per circa 15 anni sino al 1890 ed in seguito su invito di politici locali nel 1892 accetta la presidenza della Società Braccianti di Cento con sede in Reno Centese e se ne occupa in qualità di delegato legale sino al 1903.

Lo spirito d'Associazionismo si riscontra pure nel tentativo di costituire la Federazione delle Cooperative della Provincia di-Ferrara (27/08/1893) ed il Comitato Interprovinciale delle Società Cooperative di Produzione e Lavoro delle Provincie di Ferrara, Mantova e Modena con sede in Bondeno (1893/ 1894?). La sua vita privata è piena di contatti e corrispondenze con i regnanti dell'epoca e con le più alte cariche dello Stato e della Chiesa ed anche la Stampa dell'epoca rende copiosa testimonianza dell'impegno associativo intrapreso e sviluppato per migliorare i numerosi aspetti della "Questione Sociale" in questi territori.

Muore il 23 ottobre 1910.