Argomenti
Storia del borgo 1892
Introduzione storica 1983
Primi insediamenti 1358
Divisione da Modena 1822
Nascita del Santuario 1833
Elevazione a parrocchia 1842
S.Elia 1839 +1900
M. Contri 1841+1910
P. Angelo 1810
Capomastro Zamboni 1836
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Nel 1358 Lodovico Abate di Nonantola investì della metà del territorio, chiamato come si è detto, Trecentola, il Marchese d'Este Duca di Ferrara, e dell'altra metà, detta poi Casumaro, Giovanni del Naso Vescovo di Bologna, col patto espresso di non poter cedere tali beni che agli uomini di Cento, o ad altri vassalli della Chiesa di Bologna.
E nel successivo anno gli uomini di Cento e Pieve ottennero dal Vescovo di Bologna il possesso enfiteutico dell'anzidetta parte di Trecentola o Casumaro (1) Di quì l'origine della divisione di questi terreni i quali altro non sono che il graduale bonificamento di incolte paludi, che si sono man mano colmate per l'inmissione del fiume Reno il quale anche dopo il mille correva disarginato per mezzo a questa vallata.
A quell'epòca, e qualche tempo dopo ancora sopra questa vasta piaga non vi erano Parrocchie. Dopo Finale, la Chiesa più antica era quella di S. Maria Maddalena, posta in prossimità del cavo Napoleonico che allora era la parrocchia di Trecentola. Fu solo nel 1451, prima cioè che il Reno abbandonasse l'antico suo alveo, e si aprisse il corso fra Cento e Pieve, che,trovandosi in visita al Finale Antonio della Torre, Vescovo di Modena, questi fece erigere la chiesa di S.Lorenzo, oggi di Casumaro, perchè le genti che andavano spargendosi sopra le alture coltivabili, in certe epoche dell'anno non potevano recarsi a Finale a compiere le pratiche di religione, e specialmente d'inverno molti fanciulli morivano senza battesimo.
Verso la fine del XV secolo il Reno si ritirò, come si è detto, da questi luoghi,lasciando scoperta una estesa valle piena di boschi e canneti;dopo di che vennero stabiliti i confini fra i Centesi e i Finalesi.Fu posta in quella valle che nel 1506,per ordine del Vescovo di Modena, venne edificata la Chiesa di S.Elisabetta; parrocchia che da principio si chiamava Reno dei Casoni, perchè quivi non vi erano che casoni di canne palustri. Eretta quella cura, tosto vi troviamo uniti alla medesima gli abitanti di questa piccola Frazione di Reno Centese e parte dell'attuale parrocchia di Casumaro, i quali vi restano congiunti fino all'anno 1822.